il rincaro delle pigioni 215 Ero stato 1’ ultima volta a Podgoritza nell* agosto del 1896 accompagnando, in una gita fatta in quella città, S. A. R. il Principe Nicola e Sua Maestà il Re d’Italia, allora Principe Ereditario, che si era recato al Montenegro per chiedere ufficialmente la mano di S. A. R. la Principessa Elena. Come ho già detto, Podgoritza e andato man mano perdendo parecchio del suo carattere di città turca. E diminuito il numero dei minareti, e molti albanesi hanno finito per smettere la fustanella bianca e si vestono mezzo al-l’europea come tutti gli altri. Podgoritza va ogni giorno più europeizzandosi, specialmente dopo l’istituzione del Monopolio del Tabacco, per gl’ impiegati e gli operai italiani addetti alla fabbrica e alla confezione dei tabacchi e delle sigarette, dei quali è adesso popolata, e che ne stanno provocando anche un certo sviluppo edilizio. Intanto sono state subito europeizzate.... le pigioni. Mentre una volta l'alloggio costava poco o nulla, adesso un appartamentino di due o tre camere appena appena decente, costa da cinque a seicento corone, il che è come dire il prezzo di qualunque grande città — quantunque dal punto di vista della comodità, e talvolta anche da quello della pulizia, lascino parecchio a desiderare. Adesso capita frequentemente di non trovare alloggio all'albergo d'Europa, il solo albergo della città, il cui caffè è naturalmente il luogo di ritrovo dei funzionari italiani — e del mondo elegante di Podgoritza Oh Dio ! La parola albergo è un poco pomposa, applicata ad una modesta casa nella quale sono otto o dodici al più le stanze disponibili. Ma a questo mondo tutto è relativo, ed è già qualche cosa il tro