24 » — n. *l«l-TKk» DKU AFFARI F.STF.R! non aveva altro precedente all'intùori di un di«cort>o violento contro la Triplice Alleanza — per l'appunto quando il Ministero è chiamato a rinnovarne i patti. l)a questi ai passa ad un altro ammiraglio, il Morin, il quale, candidamente, dichiara la politica estera non CMcre aliar suo, c il cui nome rimane ormai, legato al ricordo della mancata visita dello Cur, per arrivare finalmente ad un prefetto improvvisato Ministro, non »i sa né come, nè perche. Anche nei paesi retti a forma repubblicana, in Francia, per esempio, «ebbene per la costituitone, la •celta e la nomina dei Ministri, non »petti al Capo dello Stato, questi apertamente influisce e manifesta il pensier suo per U designazione di quello degli F-steri Va cercata certamente in que*t'alta influenza desiderosa di mantenere una continuità di indirizso. specialmente dopo l'alleanza conclusa con la Russia, la causa di una specie di inamovibilità del titolare del quaì d'Orsav, da vari anni a questa parte. Ma le cose vanno diversamente in Italia, quantunque lo • Statuto conferisca chiaramente ai Re, il diritto di •degtierc i suoi Ministri. Ila noi. una volta dato l’incarico all'uomo politico che — almeno teoricamente — è designato al potere dalla Maigvjcanxa. la Corona si mantiene estranea a tutto il lavoro per la composizione del Gabinetto e aletta quasi sempre (ci vogliono ragiooi straordinarie e specialissime, perchè s» opponga a qualche nome la lista tal quale Ije eien presentata la Corona, per consueto-dine ormai antica, crede di interpretare cosi lo Statuto, arguendo un «wttto psù largo e p«ù liberale. F evidentemente per questo scrupolo cmtituuooale, che K«j ha consentito le prò ««tane nomine di Mni-»tri degli Faterà.