190 IV — IL MONTENEGRO AL MARE I.'arcivcscovo Mìllinovich è veramente un sant’uomo e come tale amato e venerato da tutti — non so tornente dai cattolici. Potrebbe coprire, ed è noto che non gli sono mancate le lusi nghe e le offerte, qualche I ricca diocesi, come ve ne so- ’’ " no in Austria, che fruttano " decine c decine di migliaia jy _ , ' „ fiorini, cd invece se ne 4 sta li, felice e contento, e - 3V'1* l mi diceva c^li -tesso, per fckl tutto l'oro del mondo. Pre- I ' -r.in- Kv } M jfk r ■ L‘ - i 15 *. ' Hw fazione. * mi raccontò egli stesso la „ . „ , storia della chiesa c quel* Haa*>(tor Millloorich ... ... . la dei cristiani di Antivart sotto la dominazione turca. — A quell'epoca, — mi diceva — i cristiani erano ferocemente perseguitati. Non potevano nemmeno entrare nella città che sorgeva là, ove vedete ora tutte quelle rovine non solo, ma erano costretti a starsene quasi sempre nascosti per non essere percossi, e per non esporrete loro donne e i loro figliuoli ad essere oltraggiati od uccisi. Preti non ve n’erano. Quei