Jannina 391 della cifra è completato da 3 o 4 mila ebrei, i quali hanno senza dubbio la stessa origine spagnuola di tutti gli ebrei d’Oriente, ma dei quali la maggior parte è stata ellenizzata e parla quindi solamente greco, mentre a Salonicco, per esempio, malgrado le filtrazioni italiane greche e turche, i 70 mila israeliti che ne formano la parte principale e più numerosa della popolazione, parlano ancora oggi quasi esclusivamente lo spagnuolo. Di tutte le città dell’Albania Jannina è quella che ha un po’ più di carattere europeo, per le sue chiese, le sue caserme, e per un certo numero di case private costruite abbastanza bene. In fondo, come si è detto, in questa città l’elemento mussulmano è in minoranza e ci se n’accorge subito, malgrado le sue diciotto o venti moschee. Del resto qualche moschea, e precisamente la più importante, quella di Haslan Aa:a, ha un carattere diverso dal solito con quelle sue colonne di marmo cipollino tolte da una chiesa cristiana che a sua volta le aveva prese fra le rovine dell’antica Nicopoli. Nulla di speciale v’è nelle varie chiese cristiane, di costruzione recente, perchè furono tutte quante distrutte quelle che esistevano prima dell’assedio del 1820. Ma è invece molto interessante una visita al monastero di Sotiras, nella vaga isoletta di fronte alla città, nel pittoresco lago di Jannina. Quel monastero è celebre perchè ivi fu sorpreso ed ucciso a tradimento il famoso Alì Pascià, dopo aver sostenuto, malgrado l’età avanzatissima, insieme alla sua piccola scorta, una lotta disperata contro i suoi assalitori. Ali di Tebelen, Pascià di Jannina, ha avuto una così gran parte nella storia dell’Albania, alla fine del secolo deci motta vo e al principio del secolo scorso,