Per una promessa mancala 277 A proposito di questo feroce costume, il Console leeoni mi ha narrato uno stranissimo caso e la risposta ancora piò strana datagli da un albanese che era in sangue, e che, volontariamente, si era messo in tale situazione. Si trattava di un padre il quale aveva promesso lino dalla culla una sua figliuola, al figlio di un suo amico. Visto che la fanciulla, diventando grande e bella, poteva aspirare a un miglior partito, all* ultimo momento, venendo meno alla promessa data tanti anni prima, c dippoi confermata più volte, gliela rifiutò. — Sicché, gli disse il Console, avrete un sangue, poiché si tratta di offesa considerata come mortale. — Siamo padre e madre e sci figli maschi — gli rispose l’albanese. Ne prenderanno uno! Ne rimangono sempre abbastanza per lavorare i campi. Nella contabilità del sangue le donne non contano, in questo senso, che l’albanese stima la più grande delle viltà l’uccidere un essere debole come la donna. La donna è sacra, e può percorrere in lungo ed in largo tutta l'Albania, senza pericolo d’essere molestata. e meno che mai da quelli coi quali il marito o il fratello hanno un debito di sangue. Cotesto barbaro uso non è il solo che. specialmente nella Ghegheria. e a Scutari. seguano gli albanesi, a qualunque religione appartengano. Non solo, dal più al meno, e con ben poche differenze, vestono tutti ugualmente con il loro arsenale d’armi alla cintura e il fucile in ¡spalla, che non abbandonano mai, e lasciano soltanto quando entrano in città, ma anche le donne cattoliche escono sempre col volto coperto, tal quale come le turche. Anzi a Scutari, e in parecchi altri paesi, le ragazze cattoliche non escono più di