406 ix — i/epiro quale collegio, e che un giorno fece una larga distribuzione dei prodotti della sua industria a tutti i colleghi della Montagna. Quel giorno per fare cosa gradita al suo compagno di fede politica, anche il povero Im-briani lasciò a casa il suo solito cappello a larghe tese per mettersi il cappello Moscioni, alla cui industria, gratuitamente, fecero così per qualche giorno una grande reclame tutti i giornali d’Italia. Quanto alla mia missione... Non ne parliamo. Per l'appunto mentre ritornavo in Italia, scoppiò il primo scandalo bancario con l’arresto del direttore del banco di Napoli, scandalo al quale seguirono subito dopo tutti gli altri. Coloro che conoscono il nostro ambiente politico e ricordano che cosa era in quel periodo di tempo, capiranno subito come nei nostri Ministeri, e specialmente in quello dell’Agri coltura Industria e Commercio, in questi scandali più degli altri coinvolto per la condotta di parecchi suoi funzionari, avessero ben altro da pensare che allo sviluppo della nostra esportazione con la Repubblica Elvetica! E nessuno se ne occupò più! Manca come si vede, da noi, tanto l’organizzazione nel mondo commerciale come l’aiuto e l’incoraggiamento da parte del Governo, per cui la nostra produzione nell’Adriatico non lotta ad armi uguali e trova maggiori ostacoli che quella di altre nazioni neH’affer-marsi su quei mercati. Intanto se voi domandate a cento industriali o commercianti dov’è e che cosa sia l’Albania, potete essere ben sicuri che solo una piccolissima parte ne ha un concetto dirò così approssimativo, e sa che il suo commercio di esportazione e d’importazione è rappresentato dalle cifre alle quali ho teste accennato. In secondo luogo vi sentirete dire