coacientc, ci ha qua«i completamente »oltti in Karapi. malgrado le alleante e le nuora amici aie, giacché
            prime, c le «oeoode. non hanno fino »J ora che un carattere molto platonico.
               f oramai «reaeorw pU di un ventennio, dall'epoca nella quale dal amOi grand* camini, u«¿irono .j«e» podawi ttnmotl di (non che richiamarono fat-tensione del (nonio «al pmgreaao della «ctenta na «ale in Italia e mm <joal« ammirando modellarono le onore cm<nuMQ< per le loro flotte le altre Potente mannare. Quelle «pandi nari, ragione per noi di covi legittimo orrnl», che parerann iltrmart come ritalia amarla da poco al nnf» di Grande Potenta, £m«c in (rado di mantener««« realmente, le abbiamo tacciate inrctachtafc. wnu che abbiano potuto render* aer-rigi praponioaal) a» grandi «acnfeo «oatcawti dal Pac«e per la loro coatrattaoe l la owtn Marini, allora, era la tetta del mondo, poiché era ancora all'* «tato embrionale. «pacUa Gtr* manica che io pochi anni dentri prendete un ami
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            della Rama e gh toti CaM non ancora tocchi dalla mania impcrtabtta «a «MMUraao di una flotta re* latinamente amai ondata l.a marina dell'impero Ao«eru-l agarii» era formata dì nar> per la maggine
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              nata F. 1« prenda «tarate r«poc» odia (fiale le Poteri«
               EUluMf «C"EfS«r?,0> iil loft»	i'diftljirkr».. nei i^^tfia.
            «ente A¿mono e io qateflo AauQca. per aakarani ddht Cataste. |« na i in alTarretn/t. e t qaacll a«**eoira
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            non abbiamo «apoto o»«errare o dar ralora alle