Uffici postali..,, e di polizia 347 poi tale importanza è enorme. Gli albanesi sanno benissimo che per loro, specialmente se hanno aspirazione a un migliore ordine di cose, gli uffici postali Turchi od Austro-Ungarici, sono altrettanti uffici di polizia, nei quali sono spiate le loro relazioni, mentre nei nostri codesta sorveglianza poliziesca non è affatto esercitata. L’ufficio austriaco senza tanti complimenti rimanda all'ufficio mittente i giornali e le pubblicazioni non gradite alla politica austriaca o che fanno voti per l'indipendenza albanese con su un bollo nel quale è scritto : Vietato negli I. R. Stati Austriaci!!! Per mezzo dei nostri uffici, invece, ricevono giornali dall’estero, sanno ciò che accade nel mondo e possono corrispondere con chi loro pare e piace con tutta sicurezza. Insomma, l’ufficio postale itc-liano rappresenta per essi un principio di libertà, di vita civile... Non è evidente, pensando a questa loro funzione, la necessità di provvedere a istituirli dove ancora mancano.^ E a questo proposito mi sia consentita un’osservazione anche per quelli che già esistono. Che l’ufficio sia presso la sede del Consolato o in un posto centrale, sta bene. Ma perché gli albanesi possano meglio servirsene, almeno per l’impostazione, forse non sarebbe male qualche casetta in altro posto. Non bisogna dimenticare che chi va a mettere le lettere alla posta italiana, e càpita quindi spesso dalle parti del nostro Consolato, é talvolta sorvegliato... e da due parti. Questa specie di superiorità delle autorità come degli uffici austriaci si afferma dappertutto: nelle cose come nelle persone. Anche nel modo col quale gli uffici sono costituiti. Come pratiche d’ufficio puro e semplice, è evidente che il Consolato