8M II — TERRITORIO I>1 OCCUPAZIONE. (lo accennato più iu alle Provincie Lombardo-Venete alia cui perdita l’occupaaionc della Bo&nia Erzegovina doveva servire di compenso. ('.hi sa che nelle Provincie Occupate non abbiano trovato da oereitarc il loro me* sticre — sebbene ora certamente invecchiati — parecchi adenti di polizia, che. forze, dal i8*kS erano disoccupati! Dico questo perche, parlando coi patrio»! serbi, e zen* tendo da loro raccontare tante cose sulla sorveglianza dalla quale sono dovunque circondati, sui pericoli che Corrono, sui sotterfugi a cui debbono ricorrere per ricevere i giornali nazionali, o per potersi riunire e discutere delle cose loro, mi pareva di sentir i nastri vecchi, parlare dell'epoca nella quale la Lombardia era »otto l’Austria! Certo, da qualche tempo, il regime e un po' meno ferreo di qualche anno fa, e non si fanno più funzionare. per cose da poco, i tribunali statari! con relativi procedimenti sommari. Ma. sebbene lo »tato d'assedio. non sia proclamato, e però sempre il redime al quale il paete e sottoposto. Non per nulla anche la Posta, e un servizio fatto da militari: ed è un sergente o un caporale in uniforme, il funzionario che vi dà o riceve le vostre lettere. La sorveglianza e esercitata coi metodi, dirò cosi classici. anche, e specialmente, su chi «iene di fuori, c può essere per una ragione o per l’altra sospetto. Tempo fa capitò a Seraievo un aiutante di campo del principe Nicola del Montenegro, K -*■ pCT com-bìnaaionel — un ispettore di polizìa, prese subito alloggio allo stesso albergo, nella statua vicina, mentre, un altro funzionario, era in permanenza alla Porta dell'albergo per vedere chi andava a trovati >. e per seguirlo quando usciva. L’ulBoafe montenegrino