Le catacombe di Antivari 19! pochi i quali avevano tentato di stabilirsi qui, avevano fatto tutti quanti una triste fine. Uno solo — un missionario austriaco — era riuscito a sfuggire al fanatismo mussulmano. Ma era costretto a vivere nascosto in una specie di spelonca. Anche qualche famiglia cattolica, che aveva più delle altre ragione di temere la crudeltà turca, viveva a quel modo, in vere catacombe come i primi cristiani. Dopo la guerra di Crimea, andando a caccia, capitò qui per caso l'Arci-duca Massimiliano. Seppe del povero missionario, e promise di interessarsi alla triste sorte dei cristiani di Antivari. La Chiesa fu allora costruita. Ma poco dopo i turchi la distrussero e ricominciarono le loro persecuzioni. Ed é precisamente l'antica chiesa che stiamo ora riedificando.... Accompagnandomi fino alla strada che conduce a Pristan. Monsignore mi indicò quindi i luoghi dove più volte fu tentato l’assalto contro la città assediata, e dove fu più micidiale il combattimento. Antivari era già stata, del resto, teatro di altre lotte anche prima dell'ultima guerra, perchè fu più volte disputata fra turchi e veneziani. Un piccolo leone di San Marco posto su una porta e che egli mi indica con compiacenza — poiché come Dalmata, Monsignore si accende di entusiasmo quando parla della Repub blica di Venezia della quale furono fedeli sudditi i suoi padri — e le rovine della fortezza, dove sorgono le torri Marconi, sono ancor li a testimoniare. come vi fu un tempo, nel quale anche queste terre fecero parte del dominio della Serenissima. Adesso non approdano o riparano più come una volta nel golfo e nella rada di Antivari, le galere vittoriose col glorioso vessillo di San Marco. Più