Il certificati) /ti buona condotta 499 zioni irredente deplorevoli, disse che « i circoli austriaci e i giornali seri dell’impero col loro contegno calmo insieme al R. Governo Italiano,'che dà prova di correttezza e premura nel frenare i disordini, coopereranno certo a mettere fine quanto prima alle illusioni e a salvaguardare da’ suoi turbamenti le buone relazioni che devono stare a cuore tanto a noi quanto al Regno vicino ». Come si disse allora, fu « il certificato di buona condotta pel nuovo Ministero ». Francamente, mi pare che di fronte a questo linguaggio e a tutte le circostanze alle quali si é accennato, la prudenza avrebbe dovuto consigliare a noi un po’ meno di lirismo sui resultati del convegno di Abbazia, e dopo un maggiore riserbo parlando delle relazioni nostre col vicino Impero, dal momento che, nemmeno nella forma, v’è certo stata gentilezza dall’altra parte, né nelle parole del conte Goluchowsky, nè a proposito di vari incidenti. Alludo specialmente a quello di Cattaro, deplorando vivamente che il Ministro degli Esteri on. Tittoni, con una disinvoltura della quale non credo vi sieno stati fino ad ora altri esempi, abbia solennemente dichiarato alla Camera, sorprendendone la buona fede, che il Governo Austriaco aveva dato all’Italia tutte le soddisfazioni traslocando un funzionario ritenuto responsabile di aver provocato inutilmente il doloroso incidente. Ebbene, io sono stato a Cattaro pochi giorni dopo queste dichiarazioni del Ministro Italiano, e ho potuto constatare che penosa impressione esse abbiano fatto, sapendosi da tutti che a nessun funzionario era stato torto un capello, che nessuno era stato traslocato o punito: e ho potuto constatare invece come quei funzionari, che coi loro