Mattar 127 Montar non può offrire ora un interesse speciale pei suoi ricordi storici, e unto meno artistici, può però essere centro di escursioni interessanti, in un paese che differisce completamente, tanto pel clima come per l'aspetto, dalla natura della Bosnia con la quale ha avuto in questi ultimi tempi comune la sorte. Geologicamente. 1' Erzegovina ha la stessa struttura del Montenegro; montagne rocciose ove spesso manca l'acqua e nelle cui depressioni si estendono le terre coltivate. Il climq e su per giù quello della Dalmazia, ed il paese che appartiene di gii al bacino del Me* diterraneo, è sotto l’influenza dello scirocco e delle grandi siccità nell’ estate. I-a vite dà buoni risultati, ed é celebre in tutto l'Oricnte il tabacco erzegovese. Mostar conta ora circa ventimila abitanti. Si presenta assai bene, posta com'é sul Narenta, tutta intorno a quel ponte che dà il nome alla città — Mostar pare voglia dire, vecchio ponte — e sul quale, senza venire ad una soluzione, han disputato gli an-cheologi. Dei grandi lavori compiuti dalle legioni romane, le quali avevano messo questa regione in comunica/ione col litorale adriatico, e quindi con Roma, ben pochi sono rimasti, oltre qualche iscrizione trovata qua e là all'epoai turca e che, per caso, ha potuto arrivare tino ad un museo. Non credo siavi altro, oltre le rovine dei bagni a Banialuca, quelle dì bagni e di un tempio vicini a Novibazar, e questo ponte di Mostar dagli uni attribuiti a Traiano, e da altri a un'epoca diversa deU’Impero, mentre v’é stato anche chi ne ha addirittura contestato l'orìgine romana. I turchi lo attribuiscono poi al grande Solimano, e i serbi pretendono sia stato costruito da loro all'epoca del grande Impero Serbo. Si tratta di un ponte