i—ii. MiM*m:K<> ihu;i.i *rrA>i urrtRi ramare qualche commercio od industria italiana, o non gli ai risponde nemmeno, o, se la risposta viene, t certo una nota, destinata a far l'ufficio di una doc.ia fredda e nella quale, con bel garbo gli si fa capire d'occuparsi d’altro e di non dar seccature. Per un po', il giovane Console seguita ad andare innanzi per la sua strada, persuaso di fare il proprio dovere c sperando finiscano per ascoltarlo. Ma intanto gli anni passano. Alla Consulta le cos- vanno sempre allo stesso modo, mentre qualche cappello bianco comincia ad avvertire il Console, che la giovinezza è passata. Sovente si e ammogliato ed ha una famiglia. Bisogna cominci a pensare seriamente ai fatti suoi. Nel corso della sua carriera a'é accorto, come a voler fare veramente il proprio dovere, ben poco gii ha giovato, chi anzi, più di una volta, gli ha nociuto. Ha veduto passare innanzi a *é. c avere le migliori residenze, e foiVanco i maggiori onori degli altri, quelli che han preso alta lettera le istruzioni di Koma, e che per non dare noie al Ministero si sono sempre assai poco occupati del loro ufficio. E finisce per convincersi di aver sbagliato strada, e come, nel-1* interesse suo e della sua famiglia, oon metta conto di fare diversamente. Molti i quali sarebbero stati ottimi Consoli, che lo sarebbero ancora ¿desso, ac si sentissero aiutati e incoraggiati, sono arrivati a questo ponto passando attraverso a simili disillusioni. Il no«tro Corpo Consolare e dctaoraltuato. fc questa la ragione per cui non funziooa come dovrebbe. U carriera che, come *i é veduto, non di in genere grandi aoddtslazioni. non i di per si rapida. Mentre nel Personale Diplomatico, fra quelli co-