Lo stato-quo sentito a dividere con la Russia,— ma ad esclusione di tutte le altre Potenze. Di questo ultimo discorso del Goluchowski non si è compresa in Italia tutta la importanza, ed e passato completamente inosservato il viaggio assai sintomatico che lo seguì, del Governatore della Bosnia nel Sangiacato di Novi Bazar, che tanta emozione destò nelle alte sfere di Costantinopoli dove fu interpretato come una minaccia. Vi si credette addirittura decisa e prossima la occupa zione del Sangiacato da parte delle truppe austriache, secondo il famoso articolo 29 del Trattato di Berlino. I nostri uomini di Governo e la stampa ufficiosa che ne rispecchia le idee, da un pezzo a questa parte paiono predicare la rassegnazione di fronte alla possibilità di questa marcia dell’Austria verso Salonicco, affermando che mentre non possiamo opporci all’ino-rientamento dell’Austriadaquella parte, gl’interessi nostri sono tutelati dalle dichiarazioni relative allo stato quo per ciò che concerne l’Albania. Come se fosse possibile scindere le due questioni; cd immaginare che nell'Albania lo stato quo sarebbe mantenuto il giorno nel quale essa fosse per tal modo circondata dall’Austria alla sua frontiera orientale, etnicamente cosi indecisa I I Ministri italiani si illudono e vogliono illudere, quando affermano con solennità che quelle dichiarazioni sono una sufficiente garanzia per noi. Se quel discorso del Ministro austro-ungarico del maggio scorso, sul quale mi indugio perchè è il più importante e il più recente documento sulla Questione Balcanica, invece di essere conosciuto soltanto dai sunti fatti ad uso e consumo del Ministero nostro —