264 vi — SCUTARI E IL SUO LAGO dagnar tempo. Intanto sa che le Potenze non sono mai veramente d’accordo fra loro, per cui il prender tempo significa la probabilità di vedere paralizzata da un momento all’altro la loro azione... E poi v’è sempre l’imprevisto 1 Nel 1870, per esempio, quando pareva le Potenze fossero decise a fare sul serio, e tutto era predisposto per un’ azione energica contro la Porta, ecco scoppiare la guerra tra la Francia e la Germania, che, destando in Europa ben altre preoccupazioni, fece completamente distogliere l’attenzione dalla Turchia. Nessuno pensò più per un pezzo alla sorte dei cristiani di Turchia. Questa volta mentre l’accordo Austro-Russo mostrava di voler agire energicamente, ecco da una parte scoppiare la guerra russo-giapponese a paralizzare, almeno in una certa misura, l’azione d’una delle due Potenze, mentre dall’altra le rivolte degli skipetari (1) hanno obbligato la Porta a mobilizzare molti battaglioni per domare questi suoi sudditi ribelli specialmente nella Vecchia Serbia. Tali rivolte si sono seguite a intervalli di qualche mese l’una dall'altra. Ed e ormai generale la convinzione che nella resistenza da loro opposta l’anno scorso, appena nominato Hilmi pascià, possa esserci entrato per qualche cosa il consiglio e l'incoraggiamento del Sultano. O quanto meno, di tutti quegli albanesi dai quali il Padiscià, e circondato, dai quali dipendono le truppe più fidate e scelte, destinate alla guardia della sua persona, e (t) In lingua albanese ¡'Albania ai chiana Sàiptorim, e quindi km» detti gli albanesi. I vari nomi col quali vengooo chiamali gli albanesi in alcnnc lingue, qualche volta possono ingenerare coafuttoac. Gli «mnt/i, per esempio, dei quali parlano sovente i telegrammi da Co-•tanti no poli, «000 ancora gli albanesi. È questo il nome dato loro dai turchi.