348 vm — VALLONA E IL SUO GOLFO Austro-Ungarico non può avere un gran lavoro. Certamente meno di quello italiano, poiché mentre vi é a Vallona una piccola Colonia Italiana, i sudditi Austro-Ungarici si contano sulle dita. Ma volendo viaggiare nell’interno, creare relazioni con quelli del paese e studiarlo dal punto di vista commerciale.....e militare, del lavoro ce n’è. Quindi oltre al dragomanno, il Vice Consolato ha due altri impiegati. Ha poi due cavas invece di quell’unico e solo del nostro Vice-Consolato, al quale il Ministero passa uno stipendio irrisorio, non spendendo nemmeno le poche lire necessarie per fargli un costume, cosicché sembra uno straccione vicino ai cavas degli altri Consolati. I cavas del Consolato d’Austria poi, oltre all’essere sempre vestiti con ricchi costumi, paiono scelti anche col criterio che debbano già avere personalmente un certo prestigio. Il primo cavas austriaco é un agà (capo) il quale non si degna di fare certi servizi e nem meno di portare un pacco un po’ pesante. Se glielo danno, chiama con un gesto magniloquente un kamalo e glielo consegna. Quando era ancora giovinetto una sua sorella fuggi di casa con un amante. Appena gli riuscì di sapere dove si era rifugiata, di notte salì sulla casa dove era nascosta col suo rapitore, e, scoperchiato il tetto, con la sua fedele Martina (il fucile Martini) li uccise entrambi. Per questo fatto, e forse per altre gesta compiute dippoi, è un uomo rispettato — e temuto. Non voglio dire con ciò che i nostri Consoli in Albania debbano andare a cercare proprio la gente che ha sulla coscienza uno o più omicidi per farne dei <\nws. Ma non è certo male sieno scelte persone forti, di bella presenza e soprattutto ben vestite. 11 Vice Consolato di Vallona fu istituito nel 1863