3*4 VII — DURAZZO delle simpatie. E più ne perderebbero se si sapesse meglio approfittare dei loro errori. Nelle loro scuole e ben inteso in italiano, facevano cantare dagli alunni fino a poco tempo fa: « Viva il nostro Imperatore ». Anche da parte del Governo Ottomano pare vi sieno La palauisa dell« kuoIc italiane. Dopo la pnmiaùoM. state delle rimostranze e che il Governo di Vienna non potendo disconoscere di essere dalla parte del torto, abbia finito per dare ordine di cambiare la poesia e di sostituire la parola “Protettore alla parola Imperatore. Gli alunni cantano ora: Viva il nostro Protettore. Ma quell'aggcttivo possessivo rimasto, non è in generale molto gradito alle orecchie albanesi... Gli alunni e le alunne migliori hanno recitato poesie offrendo dei fiori al rappresentante di S. M. il Re d'Italia, poscia hanno intonato un coro andando