VECCHIE PAROLE E VECCHIE IDEE. I due discorsi, di Bethmann-Hollweg e di Asquith, dimostrano ancora una volta che le idee, le quali in astratto sembrano le più belle e sicure per il governo degli uomini, si rivelano alla fine le più infide e ingannatrici al saggio o al cimento dell’azione. Così il Cancelliere dell’impero tedesco che il Premier del governo britannico avevano, alla vigilia della guerra, le loro idee, ch’erano le idee del loro partito, o della loro casta o loro classe. Ma, dopo due anni di lotta, non si vedono più di quelle idee che rari segni nei discorsi, come dopo un incendio rare faville nella cenere. Che n’è più delle teorie della supremazia della forza sul diritto, e della divinità della guerra in terra per la rigenerazione dei popoli, che hanno formato il « leit-motif » delle dottrine di Stato e di impero nella grande orchestra della scienza germanica? Bethmann-Hollweg, corre dietro a tutti i cavilli per dimostrare che egli non ha voluto la guerra, mentre il suo Signore, fino a ieri proclamato dagli Ober generali del Grande Stato Maggiore il Signore della Guerra, corre dietro ai socialisti delle cooperative per dimostrare il suo sviscerato amore per quel popolo che ha mandato nel suo nome al macello. — E che n’è più del pacifismo e delFumanitarismo di Asquith e dei suoi, supinamente vaganti come la martire di Delaroche, con - 78 -