UN ESPONENTE. Non si può far ritornare nella piccola galera dalla quale è uscito il Memorandum del signor Trumbic, senza qualche constatazione e qualche conseguente osservazione. Non, dichiaro subito, relative all’opera del signor Trumbic. Per istintiva ripugnanza a tutto quel ch’è falso e volgare, ci rifiutammo sempre di occuparci di questo tristo personaggio, anche quando era portato in giro per le vie di Roma a miraeoi mostrare — il miracolo della devozione croata all’Italia — e non ci occuperemo di lui oggi, che il Memorandum disvela e rivela anche ai più ciechi di occhi e di mente qual grossa perla si nascondesse nella rosea conchiglia jugoslava. Ma il fenomeno non si può negare. E noi discutiamo il fenomeno, non il personaggio che è, e deve essere tenuto, assolutamente estraneo a qualsiasi discussione di ordine politico e di ordine morale. Tutte le Potenze minori o di nuova formazione, come la Boemia, la Polonia, la Grecia, che hanno una loro particolar ragione d’essere e un loro particolar diritto alla più alta vita autonoma nella civiltà europea, hanno al Congresso di Parigi rappresentanti degni della loro funzione e della loro missione : uomini di spiriti illuminati e di illuminata coscienza, i quali possono anche non convincere in tutte le loro tesi, ma non possono — 265 —