dopo la vittoria, i fini stessi della pace. Ebbene, di fronte a questo modo di intendere ed eseguire i trattati, da parte delle potenze dell’Intesa, non mi pare eccessivo affermare che i tedeschi sono stati fieramente calunniati, dall’agosto 19x4 a oggi, per la loro teoria dei chiffons de -papier.
  La teoria dei tedeschi era, in fondo, una teoria di opportunità strategica, e si riferiva, del resto, a un trattato di neutralità del 1839, che il regno di Prussia, non l’impero di Germania, aveva originariamente firmato. — « Credete — diceva il segretario di Stato per gli Esteri, Jagow, al Ministro del Belgio — credete, la Germania si risolve a violare la neutralità del vostro paese con la morte nelVanima, e personalmente io ne provo un grande dolore. Ma che volete? è una questione di vita o di morte per l’impero. Se gli eserciti tedeschi non vogliono essere presi tra l’incudine e il martello, bisogna che vibrino un gran colpo dalla parte della Francia per potersi poi, nel caso, rivolgere dalla parte della Russia. » E, nello stesso senso, Bethmann Hollweg diceva al Reichstag, pur sempre riconoscendo
il	torto teorico della Germania, e confessando di mettersi in contraddizione con le regole del diritto delle genti : <r Necessità non ha legge v.
  Ma qual necessità potevano ieri, o potrebbero oggi invocare, i nostri Alleati, di Francia e d’Inghilterra, nel non garantire una volta il Trattato di Londra, e nel gittare nel cestino senza neppur guardare se sia un pezzo di carta o uno straccio di filato strappato a una ferita, il trattato di San Giovanni Moriana? Qual necessità, che imponga loro, come alla Germania imponeva la paura della Russia, di contraddire alle regole del diritto delle genti? Minacciavano forse gli eserciti di Venizelos le frontiere della Siria o della Mesopo-tamia o dell’Egitto, perchè, Francia e Inghilterra, per salvare i loro imperi coloniali lacerassero il trattato concluso a San Giovanni Moriana con Pitali'» ° dessero
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