IL NON QUADRABILE CIRCOLO. Nella sua intervista coi rappresentanti della stampa russa il nuovo ministro degli esteri Tereschenko confutò blandamente, e s’intende, non esaurientemente — gli uomini di governo in Russia sono costretti in questi momenti a una grande blandizia di parola — la questione messa innanzi dai Comitati democratici, della pubblicazione dei Trattati conclusi da l’antico Regime con le Potenze alleate. Questione, che si collega ai vecchi principii della dottrina democratica, anche fra noi in questi ultimi tempi sottratti alla pietà della polvere e sotto varie forme ripresentati all’onore della discussione: che vogliono il suffragio universale applicato alla politica estera, e quindi l’immediata pubblicità di tutti gli atti e i documenti che alla politica estera si riferiscano (ciò che si potrebbe più facilmente ottenere con la trasformazione delle Cancellerie di Stato in Biblioteche circolanti) e l’inevitabile referendum sui medesimi. * La pubblicazione immediata dei trattati — disse il nuovo ministro degli esteri — equivarrebbe alla rottura cogli Alleati e implicherebbe l’isolamento della Russia, a Equivarrebbe — avrebbe meglio potuto dire — a un tradimento : quale sarebbe la propalazione e rivelazione, a beneficio del nemico, di secreti che non sono soltanto della Russia (sia pure antico regime) ma delle Potenze che con la Russia (sia