Sono frasi e proposizioni in quel discorso, che non è inutile ricordare oggi, dopo l’assunzione del socialismo al governo dello Stato. — « Senza mostrarci ottimisti, noi possiamo prevedere di ottenere nelle future elezioni una assai grande influenza, che ci permetterà di assumere noi stessi, e non confidarle ad altri, tutte le. responsabilità... » — # Ma noi dobbiamo mostrarci prudenti nelle nostre promesse, e non dare ad intendere al popolo che gli prepariamo il paradiso in terra... » — « Noi non dobbiamo fare eternamente i teorici e gli agitatori come per il passato, ma dobbiamo fare una politica pratica e positiva... » — « Il socialismo non è nulla in sè : noi non possiamo esaminare ogni provvedimento per sapere se è socialista o no : dobbiamo sapere se conduce a un fine pratico... » — « Ad ogni occasione ci si dice in faccia, come un’ingiuria, che noi siamo socialisti di governo. Ebbene, noi dobbiamo onorarci di questo. Noi abbiamo sorpassato il tempo della critica esclusiva. Noi non possiamo continuare la nostra vita a rompere i vetri. Abbandoniamo il nostro antico dogmatismo. Ed entriamo nella realtà... » Il senso del reale è il senso del governo. E il partito socialista tedesco si mostrava maturo per il governo quando cosi parlava per bocca del presente ministro degli Esteri. Se questo senso del reale non smarriranno per via, i successori potranno dare all’impero un avvenire più sicuro di quello che non gli abbia dato il Kaiser. Devono gli Alleati essere lieti di questa rapida ricostituzione dello Stato tedesco? Se gli Alleati hanno in un primo tempo pensato che la Germania, perchè sconfitta, sarebbe stata incapace di ritrovare in sè le energie necessarie per una pronta