signori ! Oggi nel nome dei principi, si giuocano le città italiane, sul tappeto verde della diplomazia con le carte che non sono precisamente quelle che Wilson ha portato con sè dalla Casa Bianca. Qui si punta « autodecisione dei popoli, e si vince invece « azioni della Cunard Line ». Pardon, ah, pardon! Qui è assolutamente indispensabile l’intervento della Pubblica Sicurezza. Io mi auguro che il Governo inglese guardi bene nel giuoco di certa stampa e certe Società della City. Un Governo di opinione deve ricercare le fonti dell’ opinione, e deve conoscere da quali sotterranee correnti le fonti sgorghino e risuonino gorgogliando sul marciapiedi. Noi sappiamo benissimo che nei sistemi parlamentari i ministri devono seguire il marciapiede e le varie classi che lo ingombrano. Ma vi è, e vi deve essere un limite : il limite rappresentato dal diritto e dagli interessi degli altri paesi, specie se paesi amici ed alleati, e se sopratutto, alleati di guerra. Non deve essere lecito in nessun paese — e tanto meno in un paese che vuol parere antesignano di tutte le libertà — innestare gli interessi di questa o quella società privata sull’albero delle grandi questioni internazionali, per deformarle, o soffocarle. E il Congresso di Parigi, che mira alla Società delle Nazioni, non può essere ridotto alle proporzioni di una Borsa che serva al rialzo dei titoli delle altre Società di cui ha cura il Codice di commercio, e che non sono precisamente le Nazioni. Occhio al marciapiede, o al molo, se possibile!