Noi siamo ormai troppo dediti a parlare delle ne quizie della Germania in questa guerra, e dimenticare quelle dell’Austria, rendendo così un insperato servigio ai ministri di Vienna, che si nascondono, per nostra colpa, cautamente dietro la peggior fama di quelli di Berlino, e seguono intanto a compiere non visti e non accusati la loro opera secolare di oppressione e soppressione contro quei sudditi di S. M. Imperiale, che non mostrino la intenzione di piegare il collo al giogo e dimenticare il sacrifizio dei loro fratelli. Eppure son di ieri le rivelazioni dei deputati Stribrny e Ravnihai sui campi di concentrazione degli slavi e degli italiani — quando ve n’erano — e degli slavi nell’esercito, fatte per essi una galera. « Famiglie sparse e disperse — diceva Ravnihar — bambini separati dalle madri, donne sparpagliate nell’esilio : migliaia e migliaia di persone condannate, senza sapere perchè, alla fame, alla miseria, alla più orribile rovina... » E mentre questo avveniva, l’imperatore biascicava preghiere e bugie al piede del Papa nel nome di Dio. Ma Dio non gli credette E come credergli? Gli ittiologi calcolano che ci vogliono parecchie mi gliaia d’anni, prima che i pesci d’acqua dolce diventino pesci d’acqua salata, e viceversa. Ma che possa in un giorno mutar l’anima di un uomo o di una Istituzione nessuno ammette, nessuno imagina possibile. Diven tarono bianchi in un’ora i capelli di Maria Antonietta Ma si è mai alcuno accorto che, da quell’ora, si sia an che cominciato a mutare il pigmento della imperturba bile famiglia della regina morta sul patibolo? Quali furono al principio di loro storia, tali si mantennero sempre gli Absburgo nel governo dei molti popoli, che ebbero la sventura di esser loro soggetti : avidi, ingrati, brutali, crudeli; incapaci di ridursi o trasformarsi o adattarsi alle leggi della natura umana e alle leggi della vita sociale. E chi potrebbe credere che volesse sul serio ridursi o trasformarsi il più inetto di tutti, — 17« —