OLTRE LA DEMOCRAZIA Sulla base di un libro del signor Hermann Fernau, l’on. Labriola eleva, nel Messaggero di questa mattina, un piccolo arco di trionfo alla democrazia francese per la resistenza di Verdun e alla democrazia in genere per la resistenza nella guerra europea. Lasciamo stare i libri, che ne contengon tante, da non meravigliare più neppure, al cospetto della guerra, il Cardinal d’Este! Ma con tutto il rispetto per i sostenitori delle cause vinte, io non credo che la storia possa passare facilmente sotto quell’arco di trionfo, senza prima essersi mozzata i piedi, o mozzata la testa. Se facessimo a meno delle vecchie costruzioni e delle vecchie nomenclature? e di fronte a questo terribile e impensato e impreveduto fenomeno dalla democrazia, che si chiama la guerra europea, giudicassimo con la mente sgombra dei ricordi e dei pregiudizi di scuola e di parte? Renderemmo, senza dubbio un maggior servigio alla verità, e acquisteremmo tutti maggior credito e maggior fiducia nel pubblico, che ormai sa e comprende di istinto in qual conto tenere le parole e le idee, che ha finalmente avuto l’occasione di sperimentare inservibili, o quasi, alla sua difesa ed alla sua protezione. La democrazia ha molte e grandi benemerenze nella storia della civiltà moderna; ma sarebbe difficile tessere corone attorno alla sua fronte col ferro e col lauro della guerra che oggi si combatte in tutti i campi d’Europa. Fino alla vigilia, essa ha ignorato la guerra, ha ne- — 4o —