a Venizelos, per fare allontanare i suoi eserciti da quelle frontiere, la città di Smirne che avevano convenuto di dare all’Italia, quando la Grecia faceva sue nozze con l’imperatore di Germania, e l’Italia gittava nel fuoco della guerra il suo sangue e le sue fortune? Calunniati, i tedeschi. « Noi siamo stati forzati — diceva Bethmann Holl-weg, al Reichstag, nella seduta del 5 agosto — a passare oltre alle proteste giustificate dei governi del Lussemburgo e del Belgio. L'ingiustizia, io lo dico apertamente, Yingiustizia che noi commettiamo, noi la ripareremo non appena i nostri fini strategici saranno raggiunti. A chi è minacciato come noi siamo minacciati, a chi lotta per la sua esistenza, come noi lottiamo, non è possibile pensare ai mezzi di offesa e di difesa... » Bethmann Hollweg proclamava alto l'ingiustizia del suo procedimento verso il Belgio. Ma potrebbero i signori Lloyd George e Clemenceau ripetere oggi, con lo stesso accento di accoramento, quelle parole di Bethmann Hollweg, nel togliere e passare, senz’altro, il trattato di San Giovanni Moriana dalle mani di Sonnino ed Orlando a quelle di Venizelos ? Diceva il Machiavelli — non dubitino i Delegati italiani, non risveglio la enorme ombra pensosa per metterli in imbarazzo — che « sebbene la fraude sia per natura sempre detestabile, pure l’usarla può qualche volta essere necessario, ed anche, come per esempio nella guerra, glorioso » (e questo potrebbe essere a giustificazione di Bethmann-Hollweg). « Ma io, prosegue, non intendo quella fraude esser gloriosa che vi fa romper la fede data ed i patti fatti, perchè questa ancora che ci acquisti qualche volta Stato e regno, la non vi acquisterà mai gloria. » (E questo vedano gli Alleati se possono rivolgere alle loro opere.) Ma, ecco, infine, la regola, politica per eccellenza : « Io parlo di fraude - 333 -