si usa col nimico che non si fida di sè e che consiste proprio nel maneggiare la guerra ». Onde io domando : « È nemica l’Italia per i signori Lloyd George e Cle-menceau? o il trattato di San Giovanni Moriana era fatto contro nemici? E se era fatto tra amici, e per maneggiar la guerra, non contro i firmatari stessi del trattato, perchè oggi « romper la fede data ed i patti fatti »? Da un momento all’altro, da una battuta all’altra di caccia, Smirne sparisce, al Congresso di Parigi, dal trattato italo-franco-inglese, come un cavriolo in fuga sparisce in una tagliola. Chi lo vede più, chi se ne occupa più, chi più ne discute e discorre? Ma, se direte : chiffon de papier!, tutti risponderanno : Germania, e tutti imprecheranno concordi alla malafede di Bethmann Hollweg e di Jagow. Calunniati, calunniati, i tedeschi ! Quando si discute di trattati e di mercati, a proposito del Congresso di Parigi, si discute di materia politica, non di materia dottrinaria e sentimentale. Inutile quindi, intromettere, fra i trattati e i mercati, i sentimenti dei privati cittadini di Francia e di Inghilterra, che fanno la siesta o giuocano al tennis e al bridge mentre i Delegati dei loro rispettivi paesi costruiscono il castello delle future discordie europee. Le questioni mal poste e le responsabilità mal definite sono destinate a generare, coi più grandi equivoci, i più grandi errori e i più grandi delitti dell’avvenire. Lasciamo, dunque, da parte le idee e i sentimenti dei privati cittadini di Francia e di Inghilterra, e anche d’America, e consideriamo solo l’azione dei poteri responsabili. Come si svolge questa azione? a che tende? a beneficio o a danno di chi si esplica e svolge? Fino ad oggi, e a parte le attitudini e le capacità da giudicare a tempo debito dei nostri Delegati, nessuno può affermare che questa azione si sia mai svolta ed esplicata a favore dell’Italia. I popoli di Francia e d’In- - 334 -