LA DIPLOMAZIA PER BENE. È stato da una parte annunziato, e non è stato dall’altra smentito, che la Grecia abbia annesso l’Epiro, e suddiviso anche in dipartimenti, in province, in borghi, in contee, secondo la nomenclatura che meglio possa fare piacere alle potenze della Quadruplice. Se il fatto fosse vero, io sarei il primo ad applaudire al governo del signor Skouludis. Pigliare è sempre il meglio che si possa fare, specie in tempo di guerra; e non perchè gli asceti praticano la rinunzia si deve biasimare chi fa tesoro del tempo e dello spazio. L’on. Sonnino disse nel suo discorso alla Camera che la Grecia aveva dato assicurazioni che l’occupazione dell’Epiro sarebbe stata provvisoria. Perfettamente. Provvisoria l’occupazione. Provvisoria l’ammissione dei deputati alla Camera. Provvisoria la circoscrizione amministrativa. Di permanente non è, e non resta che la giocondità dell’Intesa. Nessuno può negare che messer Nicolò fosse ai suoi tempi un uomo molto malinconico. La gente allegra che si fa oggi la barba con la « Gillette » del signor Wilson, avrebbe orrore, evidentemente, di stargli vicino, se lo incontrasse per caso in Val di Pesa nella via di Sant’Andrea in Percussina. Povero messer Nicolò ! Calpestato in vita, ed anche più in morte ! Quanta tristezza dovrebb’essere nel mucchio delle sue ceneri, se in un sussulto potessero esse avere ancora una sensazione politica! I barbari contraffanno maledettamente — 44 —