la corrente del sangue della Russia e del Giappone, nel nome dell’umanità? Con questo non voglio dire che il Presidente Wilson non sia in completa buona fede, quando parla di pace all’Europa, e non creda di esercitare con la sua azione un evangelico epistolato. E neppure intendo affermare che egli non abbia il maggior desiderio di bene per l’umanità sofferente. Ma ne ha forse più di noi? E perchè, se mai, più di noi? Noi vogliamo tutti la pace. — 113 —