parole, mimare gli stessi atti, come per l’inesauribile energia di una legge ereditaria che attraverso le varie forme e le diverse figure mantenga sempre intatta una stessa personalità fisica e morale, che di padre in figlio ricominci sempre la stessa vita con l’illusione di cominciare una vita sempre diversa. Che fare? Liberarci da questa galera non possiamo. E capovolgere il remo non conviene, quando la chiuima è tutta arcuata col dorso nella speranza di raggiungere la fata morgana del porto. Ma, intanto, che monotonia ! Un giorno, un re di Francia decide di liberarsi di un suo ministro, il maresciallo d’Ancre. I cortigiani gli presentano il signor Nicolas de l’Hospital, marchese di Vitry. — E, s’egli si difendesse, Sire, che cosa dovrei io fare? — Il Re, ch’è il silenzioso Luigi XIII, non risponde. Ma uno dei cortigiani parla per lui : Sua Maestà intende ch’egli sia ucciso. E così fu fatto. — Un’altra volta, un altro re di Francia, Enrico III, si vuole sbarazzare di un altro ministro : il duca di Guisa. E il signor di Monféry lo serve al comando. — Un’altra volta, avviene lo stesso per Coligny. Che meraviglia, dunque, che i Wittelsbach abbiano trovato il conte Arco Walley, antico capitano della guardia, per uccidere il presidente della Dieta bavarese Kurt Eisner? È questo un episodio di ordinaria amministrazione nelle vicende della storia. Il delitto politico non è, del resto, una prerogativa o una invenzione dei partiti rivoluzionari : è anche un mezzo specialmente usato dai partiti reazionari per vendicarsi del potere perduto o per rassodare e mantenere il potere vacillante. Nè sono le idee rivoluzionarie soltanto quelle che spesso agiscono, come oggi le idee di Lenin e di Trotzky, oltre i confini territoriali, nei partiti affini delle altre nazioni. Le idee, religiose o umanitarie, agiscono sempre, al disopra e al di fuori, e spesso contro, la coscienza e gli interessi delle nazioni. Durante le guerre civili religiose, i francesi cattolici combattevano contro