rendono possibili le guerre future. Tutte cose, come vedete, senza senso pratico e senza valore ideale. Tutte cose, che si dicono sempre, senza serietà e senza fiducia, per illudere il pubblico, non per esprimere una vera e propria legge di vita delle società umane. È difficile, nella letteratura diplomatica, trovare un documento più inconsistente di questo, nella sua parte centrale, e che più di questo appaia esule dalla storia e dalla dottrina. È vero sì, che la sua importanza non è nelle parole che lo compongono, ma nel fatto stesso della sua esistenza, e nell’atto che compie e vuol compiere accanto alle proposte di Bethmann-Hollwegg. E tutto il resto è sermone. Un’ultima osservazione. Come tutti i migliori democratici al Governo, il signor Wilson ha sempre mostrato di essere ispirato nella sua azione da motivi di interesse personale, o di partito ch’è lo stesso, e dalle particolari condizioni della politica interna del suo paese fatta di elementi finanziari autoctoni e morali internazionali, non tutti a noi chiari, e molti dei quali sfuggono al nostro esame e alla nostra cognizione. Ora, io domando : qual valore può e deve avere nelle questioni della pace e della guerra in Europa, l’intervento di un uomo che non ha neppure la più lontana sensazione delle questioni europee, ed in queste, se mai, non proietta che l’ombra del suo interesse personale e di parte, o della politica interna della repubblica finanziaria che egli ha in cura? Io non so se mettere il problema sia lo stesso che risolverlo.