probabilità storiche, e quindi resa più facile l’opera dell’aggressore, come le donne leggere l’opera del seduttore di professione. Gomme les nations liberales, ses voisines et amies, la France a vu combien l'accrois-sement indefini des dépenses militaires rendati difficile le onble idtal de civilization quelle poursuit — scriveva in un suo rapporto sul Bilancio della guerra quel Massimy che, ministro della guerra nel 1914, ha potuto egli stesso vedere l’errore delle sue buone intenzioni. Or, chi ricorda più il passato? Ma del passato sono ancora molte tracce nel discorso del Primo Ministro inglese, con molti residui della vecchia mentalità dei little Englanders, che in questi gravi momenti si vorrebbero distrutte, come tutti i ricordi di quegli inerti sentimentalismi che non risolvono e non concludono nulla e lasciano tutto e tutti allo statu quo ante, con una lacrima di più e conseguentemente una difesa di meno — tali le dichiarazioni per gli Armeni, per i Jugo-slavi, per l’ellenismo. Bisogna rendere giustizia alla Germania e alla politica, anzi all’ azione della Germania in Oriente, di prima e dopo guerra, di contro alle accuse e ai lamenti dei suoi avversari. Quando la Germania piglia nelle sue mani un paese, fa di tutto per metterlo in valore, e per dargli il cuore, la mente, le armi che gli sono necessari nella lotta per l’esistenza. La Germania è una animatrice e una direttrice formidabile dei piccoli e dei deboli che arruola nelle sue file, è una suscitatrice di energie, sia pure a suo profitto — ma chi può pretendere che il re di Prussia lavori a profitto altrui? Le altre potenze, invece, disdegnano o r.on cercano l’azione, e credono di assolvere il loro compito e difendere i loro interessi, mandando in giro i messaggi dei loro principii e i sospiri delle loro sentimentalità. La rivoluzione francese mandava in giro i suoi san-culottes. Ora, l’Inghilterra, la Francia, l’Italia, che sono tre — 80 —