anzi della guerra, solo un agglomeramento umano non sentì accelerare il palpito del suo cuore e del suo cervello, sola una cosa non si mosse e non mostrò mai volontà di muoversi : l’agglomerato, la cosa, che hanno ancora il nome di Grecia. Oggi, finalmente, dopo tanta esperienza, i nostri illustri colleghi di Francia si domandano se esista in Grecia un popolo greco. Da molto tempo, noi avevamo dato risposta a questa domanda. Senza superbia constatiamo che non c’ è più fra gli esseri pensanti disparere o discordia sulla questione. Una delle cause più gravi dei perturbamenti della diplomazia europea è stata fino allo scoppio della guerra, la Grecia, più che la stessa Turchia : la Grecia, che essendo nulla, doveva essere tutto per comodo suo e della Germania, e della Francia e dell’Inghilterra : la Grecia, questo nome vano senza subbietto, a cui volta a volta, ora Germania, ora Francia, ora Inghilterra cercarono di dare un contenuto che servisse al gioco delle rispettive combinazioni e delle rispettive vendette. Quale la ragione dei contrasti tra Francia e Italia, durante e dopo la guerra di Libia, e la guerra balcanica? La Grecia, e l’equivoco che la Grecia rappresentava — a tutto benefizio della Germania. È inutile oggi richiamare in vita le polemiche del passato che, del resto, sono nella memoria del pubblico. Le potenze dell’Intesa, e più di tutte la Francia, si erano schierate contro l’Italia nell’Egeo, perchè convinte — e la Germania alimentava nell’ombra i sospetti — che l’Italia volesse preparare alla Germania nell’E-geo, la via del Mediterraneo. Onde, la creazione della Grecia, contraltare all’Italia, ch’essi ritenevano come la rappresentante autorizzata degli imperi centrali nel Mediterraneo : quegli imperi che contemporaneamente fornivano le armi e gli ufficiali all’esercito turco per combattere quello italiano in Libia, e fornivano alla