CONSTATAZIONI. La politica dell’Intesa continua a dare, nelle varie latitudini dei Balcani, i suoi frutti di « cenere e tosco », con una inalterabile intensità, che dimostra l’inalterabile intensità del suo germe. Non certo essa pensa a meravigliare la storia, come la novella di messer Giovanni meraviglia il cuore di madonna Dianora, con un’improvvisa fioritura primaverile in un giardino d’inverno. Essa è fedele alla sua rigida stagione e alla sua rigida castità. Essa è sempre la stessa. E non muta per mutar di eventi. Catone nell’atto del suicidio aveva eguale coerenza e sincerità. Io non ho mai creduto, e non credo neppur oggi, che il miglior modo per cooperare in un’impresa sia l’acquiescenza dei soci negli errori. Ed è per questo che, da un anno, giorno per giorno, nella parte che mi spetta, io continuo a notare e comentare, nella più esplicita forma, con la più chiara ed intelligibile parola, gli errori degli Alleati nei Balcani, che sono di concezione e di esecuzione — derivanti, in parte, da un’arcaica tendenza all’accomodamento, ch’è una tendenza in assoluto contrasto con la legge fondamentale della guerra, la quale vuole invece lo sconvolgimento delle antiche situazioni e delle antiche posizioni — e in parte dalla persistente incapacità a comprendere l’animo e la forza del nemico, e ad opporre quindi — 74 —