rappresentata da Venizelos. Neutralismo — e in silenzio, l’esercito greco si ritira, dalla fortezza di Rupel e da Cavala per dar posto agli ereditari nemici bulgari, affinchè in migliori condizioni possano combattere contro l’esercito degli Alleati. Se non vi è metodo in questo tradimento mascherato di neutralismo, non si può dire che la parola « metodo » abbia più significato neppure in terra e in vocabolario tedeschi. La longanimità della Francia e dell’Inghilterra verso que-isto metodo della Grecia, fu certamente uno dei fenomeni più caratteristici di quel vecchio dottrinarismo e E corsentimentalismo tra il 1830 e 1848, che rallentò i nervi e le risoluzioni alla diplomazia degli Alleati e servì a protrarre di qualche anno la durata della guerra. Ma è inutile oggi recriminare. Oggi bisogna insistere perchè, entrata finalmente nella buona via, la diplomazia dell’Intesa vi resti, e vada in fondo, senza esporsi per la terza e quarta volta a fare da zimbello 1 ai giuocatori di prestigio del Pireo. Che aspetta an-Icora? Le sue proposte sono aggirate, come quella del i disarmo parziale, che ha dato l’occasione al signor j Skuludis di mandare a casa i vecchi e richiamare in sostituzione i giovani alle armi. E i suoi ministri sono insultati nelle loro residenze. E gli ammiragli delle sue navi sono conspués nelle vie. Ch’è peggio : Cavala è ceduta ai Bulgari perchè possa servire come base navale per i sottomarini che la Germania vuol mettere a fianco di Salonicco affin di isolare, alla vigilia dell’azione, l’esercito di Sarrail dal mare e chiuderlo e soffocarlo tra le trincee e il fiume. Non è più tempo di orare. È tempo di agire sul serio, senza più accettare discussione su nessuno dei temi sui quali si sono esercitate con tanta grazia l’industria e l’ironia di re Costantino. L’Intesa proceda all’esecuzione. E quando dico : Intesa, intendo anche Italia. Finora l’Italia è stata assente nelle trattative dell’Intesa verso la Grecia ; e questa assenza, bisogna bene