166 CAPITOLO QUARTO di carattere etnico, non soltanto politico. Nei documenti di tutte le altre città della Dalmazia, si parla spesso di Sciavi, con l’intenzione di contrapporli ai Latini, e quando si vuol indicare in modo specifico gente slava, la si chiama col suo nome di Città : Dalmesiani, Almissiani, Narentani etc. Negli stessi statuti, prima del 1417, anno in cui fu emesso il decreto «De non vendendis Servis», veniva codificato il diritto di vendere gli « Slavi », maschi e femmine, maggiori e minori di età; ed è risaputo che Sclavuse Servus, per le popolazioni latine dell’Adriatico, sono l’origine dei nomi etnici Slavo e Serbo (1). I.’uso della vrazda (risarcimento in denaro per l’uccisione di un animale o di un uomo) diffuso fra gli Slavi in tutto il regno della Rascia, confinante col territorio raguseo, veniva da Ragusa applicato soltanto nei riguardi dei Serbi, e mai tra Ragusei (2). Allo stesso modo si com- (1) Lucio: Historia - cit., pag. 315. (2) Altra testimonianza che prova la preminenza dell’elemento latino in Ragusa è l’autorità che nella Repubblica godeva il clero cattolico ; (esempio : un atto del 1044, in cui Petrus Prior Ragusae restituisce ai Benedettini di S. Cosma e Damiano alcuni campi e case costituenti un lascito pio, sottratto ai legittimi proprietari per vini - Muratori : Ant. It. Medii Aevi, Diplomata, n. 1414 - Annuncio ufficiale di Papa Clemente Vili ai Ragusei (anno 1598) del ritorno di Ravenna sotto la giurisdizione della Chiesa. - Muratori : Ibid. n . 6351, etc.). Nel trattato di pace ed amicizia fra Ragusa e Stefano Nemania, Gran Zupano di Serbia (1186), è detto, fra l’altro : « omnia mala quae acta fuerint inter Raguseos et Sclavos... et quod secure Ragusei per totani ferravi illorum... pergant sine ullo contrario», etc. Il che significa che la giurisdizione territoriale fra i due stati era ben delimitata, e i Ragusei consideravano stranieri i Narentani in quanto questi erano Sciavi. Ancora, è notevole il Doc. XXIII della stessa collezione, (Voi. I, anno 1190) ; e un trattato con Miroslavo, Kne% serbo, e si pattuisce che tutte le volte che quel sovrano vorrà « Fortuna et accidente » entrare a Ragusa, per dimorarvi qualche tempo, sarà ben trattato, finché ci starà. Nel trattato fra Ragusa e Stefano Vladislao « rex totius terrae de Rassia » (anni 1234 e 1238); « et terrae vestrae et civitatibus vestris non offendemus... etc. 1 utti i documenti attestano che una Repubblica serba di Dubrovnik non è mai