LE CONDIZIONI FISICHE ED IL POPOLAMENTO 59 « chiave » dell’Adriatico da Giulio Cesare, durante la guerra civile, (i) Sul declinare della Repubblica, i suoi abitanti, arricchiti da tanta esperienza, passarono alle dirette iniziative commerciali andando con navi proprie a cercare le merci, che un tempo venivano loro portate dai naviganti di Rodi, di Efeso e di Mileto (2). Fu sempre mercè la sua orientazione, che la costa pugliese ricevette durante il Medio Evo — sino ad epoca assai avanzata — gli influssi culturali del mondo greco. Bari, che nel secolo X era sede di un luogotenente bizantino (catapano), oltre ad essersi specializzata nel commercio di esportazione e di importazione in Siria, attinse dai contatti coi Greci tradizioni religiose (3). Trani, il cui codice di navigazione porta la data del 1063, divenne, durante e dopo le crociate, un florido scalo di transito per lo scambio delle merci fra l’Italia e il Levante. Nel 1086, navi baresi portarono biade ed altre merci in Antiochia, come si rivela dalla narrazione del trasporto delle reliquie di San Nicola (4). L’attività degli scambi fra Bari, Barletta, Brindisi, Trani e il Levante andò nel Medio Evo sempre più in- (1) Caes : De Bello Civili - I, pag. 25. (2) Cassi : Op. cir, pag. 121. (3) Cfr. B. Leib : Rome, Kiev et Bysance à la fin du xr siede - Picard, Paris, 1924, pag. 55. (4) Leib: Op. dt, pag. 55. - Pietro l’eremita, tornando dalla Siria, s’imbarcò sopra una nave barese. - C. Heyd {Storia del Commerdo del Levante nel Medio Evo - Bibl. Econ. Ser V. - Utet, Torino 1913), pensa che i rapporti commerciali con la Siria si sieno iniziati tra P842 e P871, quando Bari fu soggetta ad un sultano arabo, (pag. 113), ed aggiunge non essere improbabile che anche Tram e Brindisi abbiano, poco dopo l’apparizione di Maometto, spedito navi mercantili in Oriente, ma che il loro commercio avrebbe solo più tardi acquistato importanza ; pag. 115.