— 36 — Lo Stato autorizza alcune banche (Banche di emissione (1)) ad emettere dei biglietti di banca. Però, siccome la moneta che ha effettivo valore, come è noto, è la moneta d’oro, il pagamento in banconote può essere rifiutato per esigere il pagamento in oro. Nel corso fiduciario, la riserva metallica (che costituisce la moneta che ha effettivo valore) deve essere sempre pronta al pagamento non essendovi nessun obbligo legislativo che imponga di accettare la moneta fiduciaria. Ciò premesso, tutti preferiranno il pagamento in moneta fiduciaria, essendo molto comoda, ed a richiedere la moneta aurica saranno solo coloro che dovranno effettuare pagamenti all’estero o coloro che vorranno tesaurizzare. Si ha invece il corso legale quando una disposizione legislativa obbliga chiunque ad accettare in pagamento i biglietti quantunque siano sempre convertibili a vista (1) Vi sono Stati che hanno un solo Istituto di emissione, ve ne sono di quelli che ne hanno più di uno. Indubbiamente, l’esistenza di un solo istituto, rende più organica e meglio controllabile l’attività della banca emittente. Così ad es. quando in Italia esistevano i tre istituti di emissione: Banca d’Italia, Banco di Napoli e Banco di Sicilia, non è stato raro il caso in cui gli sforzi fatti dalla Banca d’Italia per sostenere una sana circolazione monetaria, venissero neutralizzati da operazioni mal riuscite da parte degli altri due istituti emittenti. D’altro lato, insormontabili difficoltà di ordine politico e regionale avevano reso assolutamente impossibile accentrare l’emissione in un solo istituto. Ma dopo l’avvento del Governo Fascista, il decreto 6 maggio 1926 sanciva che solo la Banca d’Italia ha l’ufficio di banca di emissione, mentre il Banco di Napoli ed il Banco di Sicilia rimangono come istituti bancari che hanno particolarmente lo scopo di migliorare le condizioni economiche del mezzogiorno e della Sicilia.