24 INTRODUZIONE logia sino a notare che gli Stati « parlano, commerciano, si adunano a congressi, combattono, nutrono simpatie od avversioni vicendevoli, e si cercano o si sfuggono, come gli esseri viventi di una società umana » (i). L’analogia — abusata anche in certe scuole sociologiche —-sarebbe perfetta, se gli Stati di sposassero e si riproducessero, ma allo stesso Kjellén non è riuscito di trovare un esempio del genere, perchè la politica absburgica (« tu, felix Austria, nubes ») non esce dal campo delle nozze individuali. Anche Albrecht Penck preconizza una « Staa-tenkunde », una scienza degli Stati, che consideri lo Stato non solo come istituto giuridico, ma anche come organismo biologico, con determinate funzioni. (2). Lo Stato essendo una entità razionale e biologica, agisce, come un individuo dotato di bisogni organici (—territoriali) materiali (—ricchezza) e ideali (—affermazione della propria coltura). Esso esplica la sua attività per la soddisfazione di tali bisogni, sopratutto nel campo territoriale ; vale a dire fa una « politica della terra », una geopolitica. Ora, quel ramo della geografia che si sforza di « approfondire i fatti obbiettivi della geografia politica attraverso la conoscenza psicologica, e di integrare quei fatti attraverso ad una Etnografia politica (politische Voelkerkunde) », quel ramo è la Geopolitica (3). (1) Ibid, pag. 35. (2) In Zcitscbrift der Gesellschaft fur Erdkunde, Berlin, 1916, pag. 237 e segg. ; cit. da Hennig : op. cit, pag. 5. (3) Hennig : op. cit, pag. 1. Il fondamento della Geopolitica si trova, secondo lo H., nell’apologo di Menenio Agrippa. Vengono, di seguito, Platone (Rtp. XIII, 373), Aristotele (PolitII, 7), Massimiliano Herder (Idem, etc,)v