come l’uomo tenda, a parità di risultato, a limitare il proprio sforzo fisico; e la crescente invenzione delle macchine facilmente si spiega con la legge del minimo mezzo. Non sono mancati degli estremisti che, in base al principio del tornaconto, hanno considerato il lavoro come sinonimo di sofferenza e di pena. Quantunque l’Economia Politica sia una disciplina segnatamente utilitaria e come tale prescinde dal considerare il contenuto etico del lavoro, diciamo subito che non possiamo accettare questa deduzione. Che l’eccesso di lavoro possa stancar l’uomo fino all’abbrutimento, è indiscusso; ma nel lavoro bisogna vedere la manifestazione dell’attività umana che migliora la razza e come tale il lavoro è un dovere sociale e solo a questo titolo è tutelato dallo Stato. 3. - Produzione, Circolazione, Distribuzione della ricchezza. — I primi incrementi di popolazione indussero l’uomo a produrre delle utilità (1), poiché la natura non era più sufficiente, da sola, a fornire i mezzi della sussistenza. In questo primo periodo, l’attività dell’uomo, rivolta alla produzione della ricchezza, aveva come scopo principale quello di potenziare la fertilità della terra col proprio lavoro. La resistenza della natura, fin da principio rese necessario lo strumento da lavoro. L’Economia Politica indaga le fonti della ricchezza, studiando i fattori che contribuiscono alla produzione (1) In senso economico costituisce utilità tutto ciò che ha attitudine ad appagare i nostri bisogni.