LE CONDIZIONI FISICHE ED IL POPOLAMENTO 43 tracciarsi. Nel primo caso, l’area di richiamo è il mare, con le sue occupazioni prevalenti di pesca e di navigazione ; nel secondo è la terra arabile, che non ammette una densità paragonabile con quella tollerata da un litorale sfruttabile con qualche convenienza, dato che l’uomo che si fissa al suolo esclude altri occupatori. Ma nel caso dei mari chiusi concorrono alla limitazione, a volte, le condizioni dell’entroterra. Nel caso dell’Adriatico, mentre in tutta la sua parte occidentale esse sono in genere molto più favorevoli all’insediamento ed alle occupazioni umane, che non la zona costiera, nella Dalmazia sono assai poco propizie, sino a diventare addirittura inibitrici man mano che — a pochi chilometri dalla costa — ci si avanza sull’aspra scarpata delle Alpi Bebie e delle Dinariche. Questa diversità di circostanze geografiche trova un riscontro esatto nella storia politica ed economica che ha per teatro il bacino dell’Adriatico, come vedremo studiando più da vicino le condizioni naturali e il processo del popolamento, e le vicissitudini politiche di questa zona così ricca di storia. Tenendo presente la costituzione litologica del suolo superficiale e il diverso tipo di modellamento creato dalla successione dei fatti tettonici, dal Miocene al Quaternario (i) — due basi, sulle quali l’attività umana si è (i) E probabilmente, anche in tempi storici, poiché dai frequenti terremoti e dagli spostamenti negativi della linea di spiaggia, non pare che l’Adriatico abbia ancora raggiunto un assetto definitivo (Cfr. F. Viezzoli : L.’Adriatico, Parma, Battei, 1901, pagg. 15 e 35 ; G. Dainelli : La Regione Balcanica - « La Voce » Firenze, 1922, pagg. 54-55 ; I. M. Pasanisi : Testo di Geografia - Albrighi e Segati, Roma, 1914, pagg. 704 e segg.).