INTRODUZIONE 31 una Geopolitica razionale dovrebbero essere le ausiliarie : la Geografia fisica, l’Antropogeografia, la Storia ; ed esclude ima seria considerazione del processo geopolitico romano e di quello veneto, genovese, pisano, pontificio dell’Età di mezzo. La Geografia fisica può fornire dati di primaria importanza per stabilire le linee obbligate della politica geografica di uno Stato ; diciamo di uno Stato, non degli Stati. Si tratta spesso di influenze che esulano dal campo strettamente economico, ed entrano nella sfera psicologica. Ë molto più fondato, a parer nostro, dal punto di vista della Geopolitica, il metodo seguito dal Benoist nella sua monografia : Les lois de la politique française, già esaminata, la quale spiega esattamente la suggestione esercitata sulla tradizione politica e diplomatica francese dalle condizioni geografiche delle sue frontiere, che non quello seguito dai trattati di geopolitica dei quali abbiamo fatto cenno. L’Antropogeografia studia le condizioni di insediamento, di sfruttamento del suolo e del sottosuolo, delle relazioni degli aggregati umani nei confronti dell’aspetto morfologico, climato-botanico, idrografico, odologico (i) dell’area che abitano. Ê dai primordii dell’insediamento e dello sfruttamento, dalle fasi di formazione statale cui essi hanno potuto — o non hanno potuto — favorire, dalle possibilità che hanno, o non hanno, offerto alla for- (i) Ci serviamo di questa parola (odòs —strada) per indicare il complesso dei fatti fisici conducenti a relazioni fra gruppi antropici : vie terrestri, naturali o artificiali, vie fluviali e marittime.