220 CAPITOLO PRIMO anche l’Albania. Al tempo della sua massima potenza (sic) invase anche per qualche tempo l’Epiro e la Tessa-glia» (i). Al Cvijic, cui appartengono queste parole, dobbiamo la più chiara indicazione delle tendenze della gente serba prima dell’occupazione turca. Tali tendenze rientrano nel quadro generale delle « gravitazioni » da noi illustrate più volte in questo studio. Dalla regione montuosa della Zeta e della Raska, le popolazioni serbe discesero, con un movimento secolare, verso le ampie valli della Morava meridionale e del Vardar, gravitanti, la prim-’, verso la più ampia valle del Danubio, la seconda verso l’Egeo. Benché il Cvijic, che scrisse quelle parole nel 1919, abbia voluto qualificare il piccolo aggregato serbo della Zeta come uno « Stato Adriatico » (pag 92), l’evidenza del fatto lo costringe ad ammettere che Vasse direttivo della espansione serba (espansione di popolo in cerca di una propria economia, quindi vero fatto antropogeografico), fu la gravitazione verso le valli interne e verso l’Egeo, non verso l’Adriatico, nel quale non trovavano nulla da fare. Il complesso antropogeografico, vale a dire l’atteggiamento che un aggregato umano assume verso i fatti di superficie, (in questo caso), è la base della evoluzione geopolitica. Ed è per questo motivo che noi, in tutto il corso di questo studio abbiamo tenuto a descrivere quel com- (1) Cvijic : La Pért. BaJk., cit. pag. 92.