— 25 — 1) aumento di capacità e di destrezza da parte del lavoratore che finisce per acquistare una rapidità singolare poiché i movimenti che egli compie sono limitati a pochi (taglio delle lame, o affilatura, o montaggio, come abbiamo visto per una fabbrica <}i forbici ; molte volte poi, secondo l’importanza dello stabilimento, queste operazioni sono frazionate in numerosi gruppi) ; 2) risparmio di tempo e di utensili, in quanto viene eliminata la perdita di tempo relativa al passaggio da un posto all’altro e da un’operazione all’altra. L’operaio adopera un solo utensile e non tutti quelli necessari alla produzione di una data cosa. Così l’operaio impara meglio l’uso e la manutenzione dell’utensile stesso; 3) Maggiore possibilità di una coscienziosa ed accurata selezione con minore durata del tirocinio in quanto meglio si riesce a valutare la capacità, la volontà, l’intelligenza e le attitudini dei singoli operai i quali, oltre ad impiegare un tempo minore per il tirocinio mettendosi presto in grado di utilizzare le proprie attitudini, permette ai dirigenti di meglio distribuire la mano d’opera in modo da ottenere il massimo rendimento. Non è fuori luogo notare che il crescente sviluppo dell’impiego delle macchine, che costituisce la base dell’odierno assetto industriale, è una conseguenza della divisione del lavoro. 16. - Inconvenienti della divisione tecnica del lavoro. — Alcuni notano che la divisione tecnica del lavoro apporta anche degli inconvenienti che noi non riteniamo del tutto fondati: