— 234 — territorio dei punti franchi viene dunque considerato come territorio extradoganale e viene sottoposto a vigilanza esterna, per evitare il contrabbando. Il dazio doganale viene riscosso solo se le merci vengono introdotte nello Stato. Quella zona di territorio che gode di quest’esenzione può essere solo sona di deposito franco se l’esenzione riguarda sole operazioni di scarico o per restare in porto in attesa di destinazione, mentre si hanno le zone franche di tipo industriale se destinate alla trasformazione delle materie prime, avvantaggiando anche quelle industrie legate al traffico marittimo, quali officine di riparazione di allestimento navi. Si hanno poi le zone franche del tipo misto nel caso che l’esenzione del controllo doganale venga esteso ad altri rami d’industria per favorire in tal modo l’esportazione nazionale. Anticamente invece esistevano i porti franchi che erano delle intere città marittime considerate fuori del territorio doganale dello Stato. Intese in questo senso, costituivano delle oasi di libero scambio innestate in un paese protezionista, per cui presentavano difetti forse maggiori dei vantaggi, quale ad es. disuguaglianza, in quanto gli abitanti del porto franco venivano ad essere privilegiati. 108. - La questione dei porti franchi. — Controversa è tra i cultori di economia e di scienza delle finanze, la questione dei porti franchi. La verità, secondo noi, sta nel fatto che per ben orientarsi in questo problema bisogna esaminare e tenere ben distinti l’interesse del porto marittimo dal-