78 CAPITOLO PRIMO battaglia contro i pirati almissani, li sconfissero, e tolsero loro la Brazza (i). Ed in attive relazioni commerciali era Ancona anche con Ragusa, come accennammo, e come provano numerosi documenti concernenti disposizioni, elezioni di messi incaricati di trattar pace, indennità etc., ed anche rappresaglie (2) ; ma nei secoli successivi le relazioni fra queste due città divennero sempre più pacifiche ed attive. Nè Senigaglia, l’antica colonia dei Galli Senoni, divenuta romana nel 289, nè Pesaro, l’antichissima Pisaurum fondata nel ix° secolo a. C. dai Piceni, e divenuta prima etrusca, poi gallica, e infine colonia romana nel 283 e città di certa importanza durante l’impero ; nè l’ima nè l’altra di quelle due cittadine poterono mai essere all’altezza di Ancona. Questa città ebbe su di esse una superiorità, costituita dalla eccellenza del suo porto riparato dallo sperone del Monte Pulito, eccellenza che fece convergere verso di esso traffici i quali, giunti che fossero a Pesaro, o a Senigaglia, avrebbero potuto essere imbarcati colà, se le condizioni della costa avessero permesso la costruzione, sin dall’antichità, di porti adeguati. Fano, al gomito della via Flaminia presso il lido adria-tico, sorse, probabilmente, come un luogo di sosta per i viaggiatori che intendevano raggiungere Pesaro. I gomiti (1) v. Giovanni Lucio: Historia di Dalmatici, etc. In Venetia, presso Stefano Curti, MDCLXXIV ; pagg. 37, 38 e 45. (2) v. Monumenta Spectantia Historiarti Slavorum Meridionalium. Ediz. Lijubic, Zagabria, Supan, 1868, Voi. I. Doc. CVIII, CIX, CXI, CXIV.