dei viaggiatori veneti minori 107 Nel 1537 trovavasi nell’india, donde indirizzava a messer Costantino Priuli una lettera racchiudente « cose meravigliose e varie di quei paesi » e che fu data subito alle stampe. Fonti. — Barbaro e Cappeiaari, op. cit. - Amat di S. Fu.. I, pp. 283 e 84. BIBLIOGRAFIA — Copia d’una lettera venuta d’india e indirizzata al magnifico messer Costantino Priuli, nella quale si leggono cose meravigliose e varie di quei paesi, scritta nel 1537, ricevuta nel 1539. Venezia per Francesco Marcolino, anno 1539, in 8. — Id. A cura dell’ab. Giannantonio Moschini, per nozze Danese e Buri-Giovanelli. Venezia, Alvisopoli, 1824 in 12. ZACCARIA MOROSINI (n. 1512 m. 1558) 1537-42.'— Questo patrizio nacque nel 1512 da Barbon e da Betta Giustinian. Nel 1537 fu eletto sopracomito di cavalleria nella guerra contro i Turchi, continuando in tale ufficio fino al 1541, e nel 1552 andò a reggere il capitaniato di Bergamo. Morì a Venezia il 30 ottobre 1558. Il codice racchiudente il diario del suo viaggio in Levante è opera del suo cappellano Francesco Lazari da Este, il quale fin dal giorno, in cui la galera dello Zaccaria Morosini salpò da Venezia, volle non solo annotare quanto succedeva, ma registrare ancora le lettere pubbliche e le commissioni, che venivan mandate al suo signore. Per questo il manoscritto riveste, almeno dal lato storico, una certa importanza. Esso non porta per verità il nome dell’estensore, ma lo porta invece un secondo scritto con identico carattere e compilato colla stessa diligenza del primo. Quello è contenuto fra le carte 1-103, questo fra le c. 104-56. Fonti. — Barbaro e Cappeij,ari, op. cit.