7° BIOGRAFIA GIOVANNI BEMBO (n. 1473 m. 1545) 1504-05. — Figlio di Domenico e di Angela Cornaro, nacque a Venezia nel 1473. Sebbene non disponesse la sua famiglia di larghi mezzi, tuttavia potè frequentare le lezioni di Benedetto Brugnolo, Arsenio Apostolio e Giov. Mosco, letterati di gran fama. Nel 1499 recatosi a Corfù, patria di sua moglie, vi fece una non breve dimora ; si recò quindi a Ragusa e di là, per la Marca di Ancona, a Pesaro, ove aprì una scuola. Per la morte del padre ritornò a Venezia (1502), donde, pubblicate le « Annotazioni » di M. A. Sebellico, del Beroaldo, del Poliziano, ecc. si ripose in viaggio scorrendo l’Istria, la Dalmazia le Puglie, la Calabria, la Sicilia e poi l’Africa mediterranea, fermandosi specialmente a Tripoli ed a Tunisi e recandosi indi nella Spagna. Dopo un’assenza di undici mesi ritornò a Venezia, ove ordinò le molte iscrizioni raccolte, menando vita piuttosto appartata a causa del suo carattere poco socievole. Nel 1525 fu mandato rettore a Schiati ed a Scopelo, due isole dell’Arcipelago, ove ebbe nuove occasioni per raccogliere altre iscrizioni. Undici anni dopo perdette la moglie Chiara Mustafà di Corfù, già sua domestica. Morì a Venezia il 22 settembre 1545. Fonti. — Barbaro e Cappei,i,ari, op. cit. - MoREUJ, Viaggiatori ve-nez. eruditi, II, p. 37-58. - Autobiographie des Venezianers Giovanni Bembo ( 1536), edita da Teodoro Mommsen nei « Sitzungsberichte der Philos. Classe von 4 Mai 1861 » pag. 584-609. Monaco, 1861. (Su tale lavoro Cfr. pute Archiv. Stor. Ital. Nuova Serie, a. 1862). - G. Cora, Cosmos, voi. Ili, p. 423,-Amat di S. F., I. 243. latti viaggiò nel 1505 (Diari di M. Sanudo VI col. 169 e Pietro Bembo Hist. ven. voi. VII). Aggiungiamo qui ancora quanto scrive il Frati alla nota 6a di p. 205 di un suo art. sopra un autografo del Bembo B. in « Raccolta di studi critici dedicati ad Aless. d’Ancona ». Non sappiamo poi se possa ritenersi autografa del Bembo la « Descrizione del viaggio » da lui fatto a Roma e in altre città nel 1504, poco dopo l’assunzione di Giulio II al pontificato, che è stata pubblicata di su un codice marciano (cl. XI ital. 67) da E. Muntz « Les Monuments antiques de Rome à l'epoque de la Renaissance » in Rev. archéol. ser. III, tom. Ili, Paris 1884 pp. 297-305. Sembra però da un passo che si legge a p. 299, relativo al sepolcro di Dante in Ravenna, che la relazione fosse scritta non dal Bembo, ma da altri della sua comitiva.