42 BIOGRAFIA zione vera e propria del viaggio del predetto Battista da Imola e dei frati francescani dal Cairo a Barai, residenza del prete Janni. Nel 1484, compiuto il solito triennio di missione, rimpatriava per ritornarvi poi in qualità di Superiore. Laborioso fu il viaggio di ritorno durato ben 5 mesi, durante i quali si dovette a lui se la nave di messer Agostino Contarmi non naufragò. Giunto a Venezia e riposatosi, passò a Foligno per visitarvi una sua sorella in quel convento delle Clarisse, chiamata suor Sixta, dietro preghiera della quale s’indusse a stendere una prima relazione del suo viaggio. Ciò fatto, con il titolo di Superiore generale di S. Teresa e di Delegato e Vicario Papale per tutto l’Oriente, lasciò Venezia ancora nel 1493. Durante questo suo guardianato (1493-95) dovette, per gravi affari, recarsi al Cairo in Egitto, ove passò tutto un inverno e potè compiere un’escursione al Monte Sinai, di cui ci lasciò cosi un’interessante relazione con delle importanti particolarità e notizie specialmente sull’Egitto. Nel 1495 è a Damasco a predicarvi la Quaresima, e nel 1513 è di nuovo in Egitto, trattovi prigioniero con i suoi confratelli del monte Sion per ordine del sultano Kansu el Gury, che volea così vendicarsi di una sconfitta data dai cavalieri di Rodi alla flotta turca in quel torno di tempo. Da due anni giaceva in catene e più vi sarebbe rimasto, se l’intervento dell’ambasciatore straordinario della Rep. Ven., Domenico Trevisan, non l’avesse liberato insieme con tutti gli altri. Tornato a Gerusalemme, compì, per mandato di papa Leone X, due missioni presso i pp. Maroniti del Libano, quindi se ne tornò in Italia. L’ultima volta che lo troviamo nominato è nel 1529, come guardiano a S. Maria degli Angeli presso Assisi. Di quanto egli vide durante i suoi viaggi di mercante e missionario ci lasciò una relazione intitolata « Trattato di Terra Santa >', compilata da lui in tre testi diversi ed in tre epoche distinte. Il primo testo risale al 1485, come sopra dicemmo ; il secondo fu steso in Gerusalemme sul monte Sion nel 1514, ed il terzo in Italia nel 1524 e venne pubblicato a Venezia coi tipi del Bindoni.