234 BIOGRAFIA MICHELE BIANCHI, detto Alberto Vimina (n. 1603 m. 1667) 1656. — Nato nel 1603 a Belluno, e non a Geneda come vorrebbe l'Amat di S. F. sulla lede del Berchet, morì l’n gennaio 1667 in età d’anni 64. Alberto Vimina non è che uno pseudonimo; nei registri parocchiali, infatti, di Pieve d’Alpago, ove fu Arciprete, essendo prima stato cappellano di Bolzano, si trova che si firmava : « Io Michele Bianchi, detto Alberto Vimina ... ». La Pieve d’Alpago era una delle più ricche del Bellunese e gli fu data come premio per le fatiche ed i pericoli incontrati nella sua legazione in Polonia, in Russia, presso i Cosacchi ed in Isvezia. Scopo della Repubblica Veneta nel dargli un tale incarico era quello di poter indurre Bogdan Chiminielschi, capitano dei Cosacchi, a rivolger le armi contro i Turchi. Di ritorno dettò la « Relazione di Moscovia », facendo un fedele ed esatto quadro di quello Stato sotto il triplice aspetto religioso, politico ed economico, e poscia quella della Svezia, nella quale continua a mostrarsi sottile osservatore del governo, dei costumi e delle finanze di quel popolo. Opera sua son pure la « Storie delle guerre civili di Polonia « (Venezia, Pinelli, in 40, 1671, di p. 368), lavoro imparziale ed assai lodato. Fonti. — AmaT di S. Fu,. Voi. I, p. 416-17. - Ciampi, voi. Ili, 124-25. -BERCHET, Prefaz. alla Moscovia (cfr. sotto bibliografia). - BuZZATTl Augusto, Bibl. Bellunese, Venezia, Tip. dell’Ancora, I,. Merlo, 1890, pag. 75-76. - Pagani Marino, Calai, ragion, delle opere degli scrittori principali bellunesi. Belluno. Tissi, 1844, p. 37. bibliografia (Mss.) — Relazione della Moscovia (Cod. in Archiv. gen. di Stato ai Frari, Venezia Relazioni B. 25). — La stessa (Cod. in Bibl. di Ferrara, di cui si valse il Prof. F'erraro).